In arrivo in Attitude 4 workshop sul musical.

Attitude apre la stagione con un ciclo di 4 workshop sul musical che si terranno nella sede di Cernusco sul Naviglio e saranno guidati da Giorgio Camandona e Elisa Musso. Gli incontri, a cadenza mensile sono programmati per il 24 ottobre, il 21 novembre e il 5 dicembre 2020 e per il 23 gennaio 2021. Il percorso si aprirà con “Chicago”.

Attitude: Come si articoleranno i workshop?

Giorgio Camandona: Ogni mese verrà trattato un musical diverso con la finalità di lavorare soprattutto sullo stile e sui vari stili del musical.

Elisa Musso: Si lavorerà su un brano cantato corale (con possibili parti singole) e su scene tratte dallo stesso musical. Indicativamente dedicheremo due ore al canto e due alla recitazione.

Attitude: Che cosa significa fare e insegnare musical nel 2020? 

Elisa: Fare musical nel 2020, così come studiarlo, significa non lasciare nulla al caso, aggiornarsi costantemente, studiare e trasmettere il più possibile l’entusiasmo nei confronti di questo genere teatrale, non fermarsi di fronte alle evidenti difficoltà di questo periodo, mettersi doppiamente alla prova.

Giorgio: Credo che insegnare nel 2020 sia una grandissima responsabilità. Sento la necessità di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, e soprattutto spingere i ragazzi, specie i più giovani, a tenere attiva la propria parte creativa, perché uno dei rischi di questo distanziamento sociale è di lasciare andare anche i sogni, invece è importante che l’arte e la cultura restino presenti nella vita di tutti.

Attitude: Il problema Covid sta impattando sul canto, sulla danza, sulla recitazione. 

Il Musical (che fa dell’unione di queste tre arti la sua identità), è maggiormente penalizzato rispetto alle sue componenti singole? 

Giorgio: Il musical è fortemente penalizzato da questa situazione anche perché a mio parere, nessuno ha davvero pensato a una soluzione per chi fa teatro, mi riferisco non solo a chi performa in scena ma anche a tutti i reparti che ruotano attorno alla costruzione di uno spettacolo.

Attitude: Si può fare musical con la mascherina?

Elisa: È molto difficile cantare e recitare con la mascherina, si predilige infatti una maggiore distanza tra gli interpreti e l’uso della visiera protettiva. C’è il limite del contatto per la recitazione, quindi bisogna ingegnarsi in modo da rendere una scena interessante nonostante le distanze, rispettando sempre le normative.

Giorgio: Infatti… A luglio in pieno Covid, mi è capitato di coreografare dei ragazzi per un musical e per farlo abbiamo dovuto sventrare la platea di un teatro all’italiana per permetterne il distanziamento. Ma fare teatro anche in questo momento storico si può, e soprattutto si deve.

Attitude: Chi sono i fruitori del Musical?

Giorgio: Potenzialmente tutti, senza limiti di età. È un genere che nel 2020 ha ampliato il proprio gusto e i propri stili per poter andare incontro e poter comunicare (perché la finalità del teatro è quella di comunicare) a più persone. Come Elisa, sono un grande amante di tutti quei musical sbarcati oltre oceano da due decenni a questa parte, che portano anche tematiche drammatiche, dunque non è esclusivamente intrattenimento ma un genere teatrale che può aprire alla riflessione. Ad esempio io ho portato in Italia “Italy Bares” che oltre ad essere un musical è un progetto di sensibilizzazione rispetto la tematica HIV.

Elisa: Il musical spazia in tutti i generi musicali e teatrali, quindi è certamente possibile trovare un musical che si avvicini ai nostri gusti. Io dico sempre che un musical nella vita va visto… Anche più di uno in realtà.

Attitude: Giorgio che cosa differenzia recitare, e recitare all’interno di un musical?

Giorgio: Non è diverso, si tratta in ogni caso di giocare a interpretare qualcun altro, è un gioco serio, se sono in un musical interpreto un personaggio che molto probabilmente oltre all’utilizzo della voce userà la musica per ballare. Devi essere disposto a esplorare diversi campi ed essere quindi un artista molto versatile, poliedrico.

Attitude: Elisa per te c’è differenza tra cantare e cantare in un musical?

Elisa: Cantare all’interno di un musical prima di tutto è recitare, la voce è a servizio della scena e del personaggio, per questo una salda tecnica vocale è indispensabile, così come una grande duttilità qualitativa, così da rimanere sempre in linea con lo stile musicale dello spettacolo che si va ad affrontare.

Attitude: Qual è la cosa che vi preme di più trasmettere ai vostri allievi?

Giorgio: Mi interessa trasmettere la serietà del nostro mestiere, il fatto che dietro il teatro ci sia lo studio, è divertirsi seriamente. Non importa se si tratta di corsi amatoriali, tutti abbiamo una parte creativa e se impariamo a conoscerla e a metterla al nostro servizio, ci può aiutare anche nella vita.

Elisa: Mi preme che i miei allievi ogni volta che tornano a casa da una lezione abbiano appreso qualcosa di nuovo, stimolare la loro curiosità per accrescere le loro conoscenze e consapevolezze della materia.

Attitude: A chi suggerite questo percorso sul musical?

Giorgio e Elisa: a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, di sperimentare e di imparare.

Attitude: Vi aspettiamo il 24 ottobre con il primo dei 4 appuntamenti in programma!

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